Vigili del fuoco

Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, altrimenti chiamati pompieri, vanta oltre settant'anni di vita (fu infatti istituito nel 1939) e fa capo al ministero dell'Interno. Composto da personale in servizio permanente e da volontari, tra i compiti del Corpo vi sono, ovviamente, la vigilanza e la prevenzione degli incendi ma anche il soccorso pubblico e la salvaguardia di persone e beni in situazioni di emergenza, in cui può volerci anche l'intervento della Polizia.

L’attività dei Vigili del fuoco

L’attività dei Vigili del fuoco è di carattere istituzionale. Attraverso il ministero vengono svolti i compiti prescritti dalla legge. I compiti e le competenze dei Pompieri sono riportate dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, che esplica la loro funzione di vigilanza sulla prevenzione degli incendi, oltre che il pronto intervento per spegnere le fiamme e le indagini per capire la natura di un incendio. In alcuni casi i Vigili del Fuoco collaborano con la polizia e i carabinieri: appiccare un incendio volontariamente è un reato e in alcuni casi bisogna fare luce sulle precise responsabilità, colpose o intenzionali.

I Vigili del Fuoco sono presenti in tutte le regioni d’Italia. La loro strutturazione territoriale è regolamentata dal decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 2002, n. 314. Il Corpo è stato suddiviso in queste categorie, ripartite e gerarchizzate per aree geografiche:
  • direzioni (a livello regionale)
  • comandi provinciali (ogni capoluogo di provincia ne ha uno)
  • distaccamenti territoriali
Ecco alcune delle funzioni dei Vigili del fuoco:
  • protezione civile (tra queste funzioni è compresa l'allerta pubblica in caso di gravi situazioni di maltempo o calamità in arrivo)
  • prevenzione e spegnimento incendi
  • individuazione delle cause degli incendi (dolosi o accidentali) attraverso l’attività del nucleo investigativo antincendi
  • controllo delle risorse boschive e delle situazioni di pericolo
  • ricerca e soccorso di feriti
  • formazione, istruzione e addestramento delle nuove leve

Quando e come chiamare i Vigili del Fuoco? 

In tutte le situazioni di emergenza, componendo il numero 115 è possibile mettersi in contatto con la sala operativa del Comando provinciale del corpo competente per territorio. Se hai avvistato un incendio, hai assistito a un incidente stradale o comunque ti trovi in una circostanza in cui qualcuno ha bisogno di aiuto non esitare a chiamare. I Vigili del fuoco sono tenuti a intervenire tempestivamente, con i mezzi a loro disposizione – autopompe, autoscale ecc. –, in tutte le situazioni di pericolo.

Per ogni altra informazione sulle attività del Corpo, per consigli oppure per informarsi sull'iter per diventare un vigile volontario, puoi invece rivolgerti alle sedi territoriali dei Vigili del fuoco. Che tu viva a Torino oppure a Catania, con PagineGialle basta un click per trovare tutti i riferimenti che ti servono.

Domande frequenti - Vigili del fuoco

Come diventare vigile del fuoco?
Bisogna superare un concorso pubblico indetto con un bando pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale IV serie speciale concorsi ed esami", e visibile anche sul sito del corpo dei vigili del fuoco.

Qual è il numero dei vigili del fuoco?
È possibile chiamare gratuitamente il 115, sia da telefono fisso che da cellulare, 24 ore su 24 ogni giorno dell'anno.

Quando chiamare i vigili del fuoco?
I vigili del fuoco devono essere chiamati in caso di incendio ma anche in caso di: odore di gas, incidenti stradali, persone disperse, persone intrappolate, allagamenti e calamità naturali.

L'intervento dei vigili del fuoco si paga?
No, per nessuna urgenza che richiede l'intervento dei vigili del fuoco il cittadino è chiamato a pagare.