Sala biliardo

Una sala biliardo è un locale dedicato principalmente alle varie specialità di questo sport: è dunque uno spazio che racchiude tutti i tavoli dedicati alle numerose varianti che - con stecca e palle - si possono praticare.

Perché, tecnicamente, non si “gioca a biliardo”, ma si pratica una delle diverse discipline di questo sport le cui origini si perdono nel campanilismo tra francesi e inglesi: secondo gli storici, il tavolo da biliardo è nato alla corte francese di Luigi XIV, che voleva giocare a croquet anche d’inverno senza sporcarsi, mentre le etimologie del nome sono chiaramente anglosassoni (nelle parole “ball” e “yard”, ovvero palla giocata con il bastone).

Come accennato, non si può parlare di “biliardo” inteso come unico sport: esiste una galassia di discipline di comune origine ma che oggi sono ben distinte l’una dall’altra, con proprie regole e punteggi e, di conseguenza, col bisogno di un proprio specifico tavolo: c’è il cinque birilli con tutte le sue varianti, la specialità italiana per eccellenza; ci sono le boccette, c’è il pool, quello con le 19 bilie numerate che hanno reso celebre lo “spaccone” Paul Newman; c’è la carambola, lo snooker adorato dagli inglesi e la piramide russa.

In una sala biliardo si possono trovare tavoli dedicati ad ognuna di queste specialità, che sono un concentrato di matematica e fisica applicata: ogni tavolo si presta a infinite combinazioni di traiettoria rettilinea o a effetto, ogni colpo è il risultato di complessi calcoli di trigonometria applicata, tanto che - secondo gli esperti - si gioca più con la mente che con il corpo.