Ristorante lombardo

Sfogliando il menù di un ristorante lombardo, ci si imbatte in una serie di piatti anche molto diversi tra loro, che rispecchiano la diversità del territorio dell'intera regione: pascoli e fiumi, montagne, valli e vigneti si alternano a laghi, pianure e risaie, in una commistione di zone che vantano un'importante tradizione agricola che comprende formaggi, salumi, carni, olio, frutta e cereali.

Dalla varietà territoriale della Lombardia consegue un'altrettanto varia cucina locale, generalmente caratterizzata in ogni singola provincia ma con elementi affini in tutta la regione: pasta secca e riso in preferenza sulla pasta ripiena, burro e lardo per soffritti e fritture al posto dell'olio, carne di selvaggina o animali da pascolo, olio DOP dalle zone del Garda e dei laghi lombardi, in cui prevale anche l'uso del pesce d'acqua dolce.

Le specialità della cucina lombarda da non perdere

Le tradizionali ricette lombarde nascono dalla commistione di culture enograstronomiche diverse tra loro, che esaltano le specialità lombarde come la polenta, il riso e il burro. Trai i piatti tipici lombardi assolutamente da assaggiare almeno una volta nella vita troviamo:
  • il risotto alla milanese, il riso dal colore giallo noto in tutto il mondo, nato secondo la leggenda nel lontano 1500, quando la figlia di un vetraio del Duomo provò a usare lo zafferano per tingere il risotto;
  • la cassoeula, piatto forte delle sagre lombarde di ottobre e novembre, ricetta che sarebbe stata importata in Lombardia da un soldato spagnolo;
  • i pizzoccheri, piatto tipico valtellinese che si è guadagnato il marchio Igp, a base di pasta di grano saraceno;
  • la polenta e misultin, ovvero l'agone, un pesce d'acqua dolce diffuso nei laghi lombardi;
  • la cotoletta alla milanese, una succulenta bistecca di vitello impanata, dalle origini ancora oggi contese tra Italia e Austria;
  • la trippa milanese, chiamata in dialetto busecca, preparata con fagioli, pancetta, erbe aromatiche e burro;
  • la mostarda lombarda, usata tradizionalmente nel periodo di Natale, piccante a Cremona e più speziata a Milano;
  • il panettone, dolce caratteristico del Natale, la cui ricetta secondo la tradizione si deve ad un intrepido garzone che, in occasione di un banchetto alla corte di Lodovico il Moro, propose di servire un dolce creato con gli avanzi della dispensa, quel "pan di Tony" (così si chiamava il garzone) oggi mangiato in tutto il mondo;
  • il torrone cremonese, altro dolce tipico delle feste, nato ufficialmente nel 1441 in occasione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti, che servirono il torrone a forma del Torrazzo di Cremona ai propri invitati.

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