Fiat

La FIAT (acronimo di Fabbrica Italiana Automobili Torino) è un marchio automobilistico oggi di proprietà di FCA Italy, a sua volta fa parte della multinazionale Fiat Chrysler Automobiles, le cui radici risalgono alla fine dell’Ottocento.
La storia della Fiat, che va di pari passo con la storia dello sviluppo economico del nostro Paese, inizia l’11 luglio 1899, quando in una Torino in cui si respirava un’aria carica di creatività e spirito innovativo, soprattutto nel settore industriale, un gruppo di uomini d’affari accomunati dalla passione per i motori, capitanati dal cavalier Giovanni Agnelli, decise di realizzare un prototipo di automobile, dando vita a quella che di lì a pochi mesi diventerà la Fabbrica Italiana Automobili Torino, scelta non casuale dato che l’acronimo FIAT, in latino, significa “Che sia!”.

La storia

Agli inizi del Novecento la fabbrica realizza poco più di 20 automobili di lusso l’anno, destinate ad una stretta cerchia di mercato e realizzate da una trentina di operai, ma nel giro di pochi anni la produzione cresce a dismisura, raggiungendo anche il mercato australiano e americano, trasformando la produzione Fiat in prodotto di massa. Nascono così i mitici stabilimenti del Lingotto e di Mirafiori.

Dopo la crisi della Seconda Guerra Mondiale, il miracolo FIAT raggiunge tutto il mondo, soprattutto grazie alla produzione della indimenticabile 500 nel 1957. Negli anni settanta esce la 127, un altro grande successo del gruppo, che viene quindi convertito in una Holding.

Grazie al boom economico degli anni ’80, sfruttato abilmente con la creazione della Panda, la Fiat diventa leader nel settore delle utilitarie, rendendo il made in Italy conosciuto e riconoscibile in tutto il mondo. Nel 1993 la Fiat accoglie il gruppo Maserati ed occupa più di 220mila dipendenti.

Negli anni Duemila invece la crisi economica colpisce anche l’azienda, e la situazione si fa ancora più complicata dopo la scomparsa dei fratelli Gianni e Umberto Agnelli, nipoti del fondatore Giovanni.

Con la nomina ad Amministratore Delegato di Sergio Marchionne, recentemente scomparso, Fiat riesce finalmente a superare la crisi economica e a diventare parte del settimo gruppo automobilistico mondiale, grazie all’accordo con Chrysler: nasce così il 29 gennaio del 2014 la FCA (Fiat Chrysler Automobiles).Nonostante la prematura scomparsa di Sergio Marchionne, il futuro dell’azienda sembra roseo.

Sono infatti stati stanziati 45 miliardi di euro di investimenti, 9 dei quali sono stati dedicati allo sviluppo dei motori elettrici per 29 nuovi modelli (compresa la Jeep e la 500). Nel piano industriale del 2018, infine, FIAT ha dichiarato di voler produrre alcuni modelli della gamma 500 in versioni a zero emissioni e di voler abbandonare i propulsori a gasolio a partire dal 2021.

La gamma

La produzione FIAT si concentra, in maniera prevalente, su vetture di medie e piccole dimensione, il cui concept privilegia la razionalità. Il modello più grande e potente attualmente in produzione è la Freemont, un crossover SUV di derivazione statunitense.

Il parco auto offerto comprende invece per la maggior parte utilitarie e superutilitarie come la 500 (rivisitazione del modello che tanto successo ebbe negli anni ’60) la Panda (evoluzione del modello cardine del boom degli anni ’80), la Qubo e la Punto. Accanto a questi modelli si possono trovare alcuni MPV compatti come la Doblò, la 500L e 500L Living, a cui si è aggiunta di recente la 500X, crossover assemblata a Melfi insieme alla “cugina” americana Jeep Renegade.

Dal 2015 è entrata a far parte della produzione anche il nuovo modello della Tipo, berlina a tre volumi, mentre dal 2016 è entrata in listino anche la nuova 12 spider. Negli ultimi anni ha assunto sempre maggior importanza il brand “500”, soprattutto nel mercato statunitense, per cui FIAT sta pian piano riconducendo tutti i modelli prodotti a questo brand: 500, 500L, 500X e 500 cinque porte sono solo i primi esempi di questa rivoluzione.

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