Asili nido

La scelta dell'asilo nido è un passaggio molto importante nella vita dei neogenitori: dopo aver passato i primi mesi di vita sempre al fianco di mamma e papà, salvo qualche serata con la baby sitter o un weekend con i nonni, spesso è necessario affidare il neonato a una struttura esterna e questo genera, ovviamente, apprensione nei genitori.

Per questo, scegliere tra gli asili nido quello migliore è davvero importante: si tratta della prima scuola a cui vengono affidati i propri figli e deve garantire uno standard altissimo. Locali ampi e allegri, innanzitutto, e poi educatrici pazienti e preparate che sappiano coccolare il bambino e aiutarlo mentre muove i suoi primi passi nel mondo.

Nascita e storia del moderno asilo nido

Le origini dei moderni asili nido risalgono addirittura al XVIII secolo, e precisamente alla fondazione della prima scuola dell'infanzia in Scozia per opera del filantropo Robert Owen, mentre risale al 1840 la nascita del termine Kindergarten, attribuita al pedagogista tedesco Friedrich Frobel.

In Italia, il primo asilo nido viene aperto a Milano nel 1850, per contrastare il fenomeno dell'abbandono minorile, mentre nel 1925 viene istituita l'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, che promuove la difesa della natalità e della famiglia anche per le donne lavoratrici, istituendo la prima forma di asilo nido aziendale.

Negli anni seguenti, l'organizzazione e la funzione degli asili nido ha subito un'importante evoluzione, passando da uno scopo sostanzialmente di custodia e assistenziale, focalizzato dunque sui bisogni e le necessità degli adulti, a una funzione maggiormente educativa e formativa, con al centro il progetto di crescita del bambino.

Asili nido: normative e leggi

Gli asili nido, in Italia, sono regolati da una molteplicità di leggi statali e regionali che ne disciplinano numerosi aspetti, dalla loro costituzione, gestione e controllo alle modalità di accesso, fino alle norme igienico-sanitarie da rispettare. Le più importanti sono:

  • la legge n. 1044 del 6 dicembre 1971, istitutiva degli asili nido comunali, che fissa i criteri generali per l'apertura di un asilo nido;
  • le leggi regionali che stabiliscono le dimensioni e le caratteristiche degli spazi, fissando altresì la cubatura minima per ciascun bambino;
  • la legge 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta "riforma della Buona Scuola", che contiene una serie di modiche relative alle figure dell'educatore di nido d'infanzia e del coordinatore pedagogico dei servizi per l'infanzia;
  • le leggi regionali e le disposizioni comunali che regolano l'apertura degli asili nido privati.

Asili nido: attività didattiche suddivise per fasce d'età

Ma cosa fanno i bambini una volta lasciati all'asilo nido? Normalmente un asilo nido si divide in tre sezioni, ciascuna con un proprio spazio dove gli insegnanti fanno svolgere ai piccoli attività didattiche mirate per età:

  • lattanti (0-12 mesi) svolgono attività mirate a sviluppare le capacità senso-motorie e l'ambientazione, come afferrare gli oggetti, rotolare su tappeti morbidi, aggrapparsi ai mobiletti, riconoscersi allo specchio e interagire con giochi di gomma e plastica colorata;
  • semidivezzi (12-24 mesi) si concentrano invece sullo sviluppo delle capacità logico-pratiche, linguistiche, espressive e affettive, con l'utilizzo di giochi a incastro e costruzioni, bambole e peluche, canzoncine e giochi cantati;
  • divezzi (24-36 mesi) infine approfondiscono e affinano tutte le capacità precedentemente apprese.

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Grazie alle dettagliate schede presenti sul portale, PagineGialle ti indirizza in questa importante scelta: potrai conoscere tutti i dettagli delle strutture presenti nella tua zona con un semplice clic. Inoltre sappiamo quanto è importante che tu possa raggiungere agevolmente l’asilo nido che hai scelto: per questo potrai localizzare con precisione la struttura grazie alle mappe interattive e calcolare la distanza che separa la scuola scelta dalla tua casa o dal tuo ufficio, a Milano come a Bari. Perché si sa, un momento di nostalgia all’inizio può capitare, ed è più semplice porvi rimedio se la distanza che ci separa dall’asilo nido è percorribile in pochi minuti!

Domande frequenti - asili nido

Come scegliere l'asilo nido?

Controlla la pulizia dei locali, la temperatura all'interno delle stanze, la presenza di uno spazio all'aperto, le dotazioni all'interno dei vari ambienti. E scegli un asilo con un sistema educativo che incontri i tuoi principi.

Quando fare domanda per l'asilo nido?

Per gli asili comunali, consulta i bandi del tuo Comune per informarti sulle tempistiche e sulla documentazione. In genere ci si iscrive tra gennaio e marzo, come per i nidi privati.

Quando inizia l'asilo nido?

Gli asili nido chiudono in genere durante le festività e 3 o 4 settimane ad agosto. Alcune strutture accettano bambini dai 3 mesi, altri dai 6. 

Quanto costa l'asilo nido comunale?

Dipende dalla regione, dal comune e dal proprio ISEE. Il costo medio in Italia è di circa 300 euro al mese, ma ci sono bonus a livello comunale che concendono il nido gratis alle famiglie in difficoltà.

Cosa portare all'asilo nido?

Al momento dell'iscrizione, la struttura consegna una lista di ciò che i genitori devono portare: un paio di cambi, un cappellino per il freddo o per il sole, scarpe o stivali da esterno, grembiulini, pannolini ecc.

Come funziona il bonus asili nido?

La domanda va fatta all'INPS. Il contributo annuale è di 3.000 euro con ISEE fino a 25.000 euro, 2.500 euro con ISEE tra 25.000 e 40.000 euro, 1.500 euro con ISEE oltre i 40.000 euro.

Quanto costa un asilo nido privato?

Dipende dalla regione, dal comune e dalla struttura. In genere, per mezza giornata si pagano circa 400 euro e per una giornata intera oltre 600.